Ci lascia il candidato Angelo: il lutto potrebbe cambiare le date della gara.
Oggi, mentre la nostra Organizzazione di SanremocantaNapoli incontrava i ragazzi partecipanti, è stata travolta da un episodio tragico. A seguito di questa brutta notizia, a dieci giorni dall’apertura della kermesse, la stessa sta valutando di rinviare la gara a novembre, in data da definirsi.
In questo modo vogliamo unirci tutti al dolore della famiglia di Angelo Pio Carideo, il diciottenne che ha perso la vita proprio nel giorno del suo compleanno, mentre si recava nel luogo del festeggiamento in moto. La corsa in ospedale di ieri è stata inutile, perché dopo lo schianto con un centauro Angelo ha subito un politrauma e proprio questa mattina è stato dato il triste annuncio dai medici del Policlinico di Foggia, dove era stato portato. Così abbiamo saputo dal padre, Carideo Leonardo che Angelo non c’era più. Sono ancora freschi i suoi auguri di compleanno, su Facebook: Beh che dire….. Angelo Carideo sei arrivato ad un traguardo dove inizia un percorso molto duro. E quello di assumersi tutte le responsabilità io e mamma Maria Russi spero che abbiamo fatto di tutto per farti essere quello che sei adesso tocca a te andare avanti però sempre con il nostro supporto noi ci siamo sempre. Tantissimi auguri per i tuoi 18 anni ti vogliamo bene (mammà e papa). Struggente anche la bacheca della mamma, dove dagli auguri, amici e parenti increduli passano alle condoglianze.
Ieri sera parlavamo della sua partecipazione proprio con lui, che era felice ed emozionato, di mettersi in viaggio insieme agli altri concorrenti. La sua canzone era dedicata alla mamma e si intitolava “Te voglio bene mammà”. Aveva interpretato altre canzoni dedicate alla famiglia. Aveva una carica che emozionava, era pieno di tenerezza; un ragazzo d’oro, che amava il neomelodico e non vedeva l’ora di partecipare a Sanremo, dalla sua San Severo di Foggia, dove viveva. Lascia un figlio e tanto dolore in tutta la città.
Sui Social gli amici lo piangono e ne celebrano le sue qualità umane.
Tra tanti, scrive Domenico Morelli:







