Le osservazioni di Marinella Venegoni alla seconda edizione di SanremoCantaNapoli.
di Susanna Giusto
SANREMO. Ricordando ai nostri lettori, quella che sará la terza edizione di SanremoCantaNapoli di settembre prossimo, non possiamo scordare uno degli interventi della ex Presidente di Giuria 2019, Marinella Venegoni (alla destra del palco, nella foto) critica musicale del quotidiano La Stampa di Torino la quale, intervistata dal collega della Rai, Massimo Proietto(alla sinistra della giornalista), faceva alcune osservazioni molto qualificate, ma non nascondeva che avrebbe voluto ascoltare e vedere qualcosa di piú, all´apprezzata volontá dell’iniziativa del Patron Ilio Masprone, di voler rilanciare la nuova canzone napoletana riproposta dal Teatro del Casinò Municipale dove, nel 1934, faceva il suo debutto il primo Festival Napoletano. Un’edizione che ha lasciato anche qualche strascico polemico, da parte di un paio di concorrenti che non erano stati qualificati, causa presentazione alla finale di brani non inediti. Chiarita la querelle i concorrenti potranno comunque riprovarci quest’anno dando maggior seguito alla lettura del nuovo Regolamento della Rassegna pubblicato sul nostro sito www.sanremocantanapoli.eu. Chiunque sia interessato potrá vedere che ci sono delle grandi novitá oltre la presenza di ben 10 Big della canzone partenopea e non soltanto, mentre la nuova Giuria (modificata ogni anno) sará capitanata dall´illustre critico musicale del Corriere della SeraMario Luzzatto Fegiz, accompagnato da altri quattro membri i cui nomi saranno svelati subito prima dell’inizio della kermesse che sará seguita anche dal Notaio. Altre tre serate dunque all´insegna della canzone napoletana inedita, ma anche la possibilitá di ascoltare alcuni grandi successi dai passati Festival di Sanremo e del Festival di Napoli, presentati dalla 10 Nuove Proposte e dagli stessi artisti Big. Una terza edizione, anche succulenta, per la proposta di far arrivare genuine bontá enogastronomiche da Napoli e da Genova per la gioia, non soltanto degli addetti ai lavori, ma soprattutto per i turisti che, speriamo, affollino la cittá dei fiori e della musica senza la paura della pandemia, che dovrebbe essere annientata dai vaccini.