Da tre anni, Sanremo e il Casinò hanno un altro Festival: non sprechino quest’altra opportunità!

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di Susanna Giusto

CITTÀ DEI FIORI. Era il 1934 quando il Casinò inaugurava il suo primo Festival Napoletano inventato da Luigi De Santis, un napoletano doc, allora direttore della casa da gioco sanremese. Quel Festival venne poi scippato e portato anni dopo a Napoli, dove visse finché qualche magliaro lo fece finire male. Il Casinò marciava bene con i clienti partenopei, perché da sempre considerati grandi amanti dell’azzardo; ancora oggi, per i napoletani che hanno l’occasione di venire a Sanremo, una o più scappate al Casinò diventano d’obbligo, tra una cena e l’altra. Non a caso, il Festival della Canzone Italiana ne attira ogni anno parecchi e le casse della casa bianca ne approfittano per far quadrare gli incassi.

Oggi le cose sono cambiate, tutti i Casinò soffrono una crisi irreversibile e sono costretti a trovare soluzioni alternative per gestire il bilancio e mantenere i dipendenti. Nel frattempo, a 76 anni di distanza, il torinese Ilio Masprone riscopre quel Festival Napoletano e arriva ad organizzare quest’anno la sua terza edizione, con il nome SanremoCantaNapoli dopo il successo delle prime due: su questo concordano il Sindaco Alberto Biancheri (sempre presente) e il Presidente del Casinò, Adriano Battistotti. Ecco perché può essere considerato il secondo Festival della città dei fiori, perché è destinato a crescere e incrementare l’arrivo di nuova clientela amante dalla buona musica napoletana e del tavolo verde: un’altra occasione da non sprecare, cari amministratori.

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